Page 12 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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CAPITOLO 3


            TIPI DI MODULAZIONE

            Dopo avere fatto riferimento a come le onde radio si propagano nello spazio, si illustrano di seguito
            i sistemi per veicolare le stesse al fine di poter essere ricevute.
            Per semplificare il discorso, si prenderà in considerazione la classica antenna verticale. Da questo
            ipotetico  ed  ideale  stilo  (antenna)  le  nostre  onde  radio  usciranno  con  cerchi  concentrici  che  si
            propagheranno  via  via  nello  spazio  attenuandosi  all’aumentare  della  distanza  dall’antenna,
            similmente a quelle che si formano in uno specchio d'acqua quanto viene lanciata una pietra dentro
            di  essa.  Per  poter  trasmettere  la  nostra  voce,  rappresentata  in  Fig.  4    è  necessario  dotarsi  di  un
            mezzo affinché quest'ultima possa propagarsi nello spazio. Ad esempio, volendo intraprendere un
            viaggio con la nostra automobile e recarci da una città a un’ altra, è necessario poter effettuare il
            percorso  su  di  una  strada.  Ipotizzando  che  l’auto  sia  il  segnale  da  trasmettere,  la  strada  è
            rappresentata  dalla  cosddetta  portante,  raffigurata  in  Fig.  5,  ossia  un  segnale  continuo  a  radio
            frequenza,  generato  nello  stadio  finale  del  trasmettitore  presente  nella  radio  a  mezzo  di  un
            oscillatore locale.
            Il segnale portante è quel segnale ricevibile in assenza della voce che viene selezionato all'ingresso
            del ricevitore separandolo dal segnale di bassa frequenza che a sua volta contiene l’informazione e
            serve a veicolare il segnale dalla fonte iniziale (stazione trasmittente), verso la sua meta (stazione
            ricevente).
            Al  fine  di  poter  ottenere  quanto  espresso  precedentemente,  si  analizzano  quali  sono  i  principali
            metodi  di  trasmissione  utilizzati  nella  maggior  parte  degli  apparecchi  radio.  Il  più  comune,  e
            sicuramente il più antico, è senza dubbio l'AM ossia la modulazione di ampiezza. Questa tipologia
            di modulazione la si trova ancora oggi presente nei segnali radiofonici presenti sulle onde corte e
            sulle onde medie delle nostre comuni radio. La combinazione della portante con il segnale della
            voce  applicata  al  classico  microfono,  fa  in  modo  che,  miscelate  insieme,  contribuiranno  alla
            variazione  dell'ampiezza  della  portante  o  segnale  veicolante,  trasformandola  in  una  onda
            sinusoidale le cui ampiezze saranno determinate dalla voce o per esempio della musica (se si sta
            trasmettendo quella) vedi Fig. 6.
            La  modulazione  di  ampiezza  ha  una  sua  particolare  caratteristica,  ossia  quella  di  subire  scarse
            riflessioni da parte degli ostacoli mentre, se applicata con basse frequenze di trasmissione (onde
            lunghe e corte), subirà una particolare influenza chiamata effetto Fading. Tale effetto fa sì che il
            segnale in ricezione aumenta e diminuisce con un andamento di tipo sinusoidale. Questo particolare
            fenomeno  lo  si  può  notare  ascoltando  lontane  stazioni  tropicali  con  la  radio.  L ’ evanescenza  del
            segnale  è  dovuta  agli  effetti  della  propagazione  dello  stesso  nell'atmosfera  in  presenza  di  più
            riflessioni  del  segnale  all’interno  dei  suoi  strati.  La  Modulazione  di  Ampiezza,  viene  anche
            impiegata in ambito aeronautico per le comunicazioni tra gli aeromobili e le stazioni di controllo a
            terra presso gli aeroporti in virtù del suo limitato assorbimento in presenza di ostacoli. In questo
            caso  viene  utilizzata  una  porzione  di  banda  VHF  che  va  da  118  a  136  Mhz.  Per  i  voli
            intercontinentali,  che  si  muovono  su  distanze  molto  elevate,  si  utilizzano  frequenze  differenti  e
            differenti  modalità  di  trasmissione  e  ricezione  trattati  più  avanti.  Anche  i  radiofari  in  gamma
            aeronautica utilizzano questo sistema di modulazione, mediante l’emissione di segnali continui  a
            bassa frequenza.
            Altra  modalità  di  trasmissione,  sicuramente  più  diffusa  e  più  moderna  è  quella  definita  a
            Modulazione  di  Frequenza,  conosciuta  come  FM.  La  modulazione  di  frequenza  è  largamente
            impiegata in quanto presente su tutte le radio di casa e veicolari, anche in virtù del fatto che nella
            porzione di gamma che va’ da 87,5 a 108 Mhz. viene largamente impiegata. Come è noto questa è la


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