Page 13 - Tesina per Master EMERGENCY E DISASTER MANAGEMENT a cura di Orazio De Maria
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gamma utilizzata dalle stazioni commerciali private e pubbliche. La modulazione di frequenza si
            caratterizza, rispetto a quella di ampiezza, poiché il segnale in bassa frequenza, (ossia la nostra voce
            o la musica), va a modulare, la portante variandone la frequenza, come visualizzato in Fig. 7.
            Questo tipo di modulazione è quella che maggiormente verrà utilizzata nei collegamenti radio in
            situazioni di emergenza. Questo perché tutti i terminali radio in commercio che vengono adibiti a
            questi scopi utilizzano la modulazione in FM. I vantaggi di questo tipo di trasmissione, rispetto a
            quella in modulazione di ampiezza, consistono nel fatto di avere una rapporto di qualità/ rumore del
            segnale  molto  più  chiaro  e  intellegibile  ed  inoltre  non  è  affetto  del  classico  effetto  evanescenza
            presente  invece  in  modalità  AM.  Al  contrario  però,  questo  tipo  di  trasmissione  si  presta  per
            collegamenti  punto-punto  di  tipo  ottico,  essendo  questa  modalità  trasmissiva  soggetta  ad
            assorbimento del segnale in presenza di ostacoli. Di questo effetto ci si accorge ad esempio quando
            si ascolta una radio sintonizzata in macchina la cui qualità del segnale degrada in presenza di zone
            urbane  circondate  da  palazzi,  montagne  o  altro  genere  di  ostacoli.  Per  questo  motivo  si  fa
            solitamente ricorso all’utilizzo di ponti ripetitori che, posti quasi sempre su alture, permetto una
            copertura capillare del  segnale sul  territorio. Altra modalità per inviare il  nostro segnale radio  è
            quello definito SSB (Single Side Band) acronimo inglese per indicare la modalità di trasmissione a
            portante  soppressa.  Questo  tipo  di  trasmissione  è  utilizzato  soprattutto  nelle  HF  e  consiste  nel
            trasmettere  il  segnale  sopprimendo  la  portante.  Infatti,  un  segnale  nella  sua  fondamentale
            espressione fisica ha la sua frequenza di taglio centrale rappresentata nei due assi cartesiani, e due
            segnali multipli della stessa, una in banda laterale superiore chiamata convenzionalmente USB e
            una  inferiore  chiamata  LSB.  Questi  multipli  o  sotto  multipli  di  frequenza,  contengo  in  realtà
            l’informazione da trasmettere e, mediante l’utilizzo di ricetrasmettitori più complessi, permettono la
            trasmissione  dell’informazione  utilizzando  una  potenza  minore  rispetto  a  quella  impiegata  con
            portante  continua.  Per  frequenze  pari  o  inferiori  a  7  Mhz  convenzionalmente  viene  utilizzata  la
            banda laterale inferiore la LSB per le frequenze superiori a quelle e fino ai 30 Mhz, si utilizza la
            USB.  Stesso  discorso  vale  per  le  VHF  e  superiori  dove,  per  la  modalità  in  SSB,  verrà  sempre
            impiegata  la  banda  laterale  superiore  USB.  Inoltre,  le  apparecchiature  radio  in  HF  vengono
            utilizzate in caso di grandi eventi calamitosi e comunque ove c’è bisogno di collegamenti tra una
            vasta zona colpita da un evento, come ad esempio un centro di comando e controllo posto in essere
            presso il Dipartimento di Protezione Civile a Roma. In Italia esistono tre nodi capo maglia creati per
            questo scopo e gestiti dall’Associazione Radioamatori Italiani, questi sono ubicati presso le città di
            Varese, Siena e Roma, e sono collegati in modalità HF sulle frequenze dei 40 metri ( 7  MHZ ),
            diurna  e  su  quella  degli  80  metri  (3.6  MHZ)  durante  le  ore  notturne  in  modalità  LSB.
            Periodicamente vengono svolte a tale scopo delle prove di sintonia tra tutte le stazioni presenti nelle
            Prefetture  dei  capoluoghi  di  provincia.  Con  l’evolversi  delle  tecnologie  in  campo  delle
            telecomunicazioni,  i  sistemi  cosiddetti  analogici,  sono  stati  affiancati  anche  dai  nuovi  sistemi
            digitali,  al  pari  di  quanto  realizzato  in  ambito  televisivo.  Per  cui,  oltre  alla  tradizionale  FM
            analogica stanno facendo capolino anche i nuovi sistemi DMR, Digital Mobile Radio, i quali hanno
            un sistema di modulazione del tipo a compressione digitale ed in cui è possibile, oltre che la fonia,
            anche la trasmissione di dati, come ad esempio il nominativo dell’operatore o l’ identificativo della
            radio, il tutto in simultanea con il segnale vocale. Con lo stesso sistema, da parte dei radioamatori,
            sono state implementate delle maglie  radio  che  permettono la trasmissione di  messaggi  di  testo,
            chiamate Packet Radio, ove si ha la possibilità di trasmettere pacchetti di informazioni via computer
            contenenti messaggistica o anche posizioni geografiche con l’ausilio del GPS. In quest’ultimo caso,
            basta  premere il pulsante di trasmissione del microfono per inviare su apposite mappe visualizzate
            su un monitor la posizione in Latitudine e Longitudine per esempio di una squadra di soccorso, di
            un  mezzo  operativo  o  di  uno  di  soccorso.  Questi  sistemi  affiancano  altri  modi  digitali  come  la
            telescrivente    (RTTY)  o  la  più  recente  PSK  31,  che  sono  sistemi  di  trasmissione  digitali  che
            combinano l’utilizzo di computer e  radio i quali trasformano in forma digitalizzata messaggi di
            testo digitati con la tastiera  e li inoltrano successivamente nello spazio tramite appositi software
            dedicati. Parlando di programmi applicati alla gestione delle comunicazioni radio, e che si possono

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